Fotografia Zero Pixel

(ah sì, ci partecipo pure io…)

L’ottava edizione di Fotografia Zeropixel 2021 lancia una nuova sfida con il titolo CORPO / BODY che, pur essendo ampiamente trattato e sviscerato nella storia della fotografia e dell’arte, si pone come tema di grande attualità, abbracciando anche il significato di salute, malattia, morte o guarigione nell’attualità della pandemia. Alla chiamata del Festival CORPO / BODY hanno risposto quasi cento fotografi con oltre 250 fotografie, la maggior parte delle quali inedite, realizzate appositamente per il Festival. Sono immagini che trattano con linguaggi e culture diverse il CORPO / BODY, visioni che coinvolgono artisti provenienti da Italia, Slovenia, Croazia, Germania, Gran Bretagna, Finlandia, Canada, Stati Uniti, Messico, Vietnam e Giappone. Il Festival propone tredici mostre tra collettive e monografiche sulla bellezza del corpo femminile e maschile sia nella sua interezza, sia nei dettagli più intimi. Ma vengono affrontati anche temi scottanti come la violenza sulle donne, la sofferenzadei bambini, le cicatrici, le protesi meccaniche installate nelle carni. Sono rappresentati il disagio psicologico e l’impotenza, fino all’assenza totale del corpo. Non mancano l’aspetto surreale, né le raffigurazioni della natura e dell’oceano intesi anch’essi
come corpo. Ogni mostra è introdotta dal contributo di un curatore, di un letterato o da un critico d’arte, quali sono Hana Čeferin, Vincenzo Marzocchini, Luan Gamilar, Paul del Rosario, Dino Zanier, Monica Mazzolini, Franco Ferlaino, Vittorio Cozzoli, Gabriele Chiesa, Federica Luser, Robert Sironi, Fabio Rinaldi e lo stesso Direttore del Festival, Ennio Demarin. La mostra collettiva del Festival CORPO / BODY, curata dai fotografi Fabio Rinaldi e Giacomo Frullani, è rafforzata da altre cinque mostre collettive, con immagini di fotografi sloveni,
croati, messicani e giapponesi, rispettivamente a cura di Barbara Čeferin, Paul del Rosario, Angela Arziniaga González, Rafael Galván Montoto, Robert Sironi, Dino Zanier e Vincenzo Marzocchini, cui si affiancano la mostra della fotografa Ellen Goodman, Premio Sergio Scabar 2020 e le mostre storiche di Daniele Papa e Gigliola Di Piazza. Le mostre sono allestite presso il Magazzino 26 del Porto Vecchio, polo museale e espositivo del Comune di Trieste, altre quattro mostre monografiche verranno allestite in centri culturali e gallerie d’arte tra Trieste e Gorizia, allo Spazio d’arte trart di Trieste a cura di Federica Luser e Giacomo Frullani, alla Galleria d’Arte Prologo di Gorizia e alla Mediateca La Cappella Underground di Trieste, a cura di Annamaria Castellan. L’omaggio al Sommo Poeta Dante Alighieri si terrà presso la Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste, dove Fotografia Zeropixel presenterà l’ultimo libro di Vittorio Cozzoli, Il diavolo: realtà e fictio in Dante e la mostra fotografica Luoghi e non luoghi di Enzo Tedeschi. Non mancano gli approfondimenti culturali e la formazione, con laboratori gratuiti a entrata libera. Il convegno I fotografi dell’ombra analizza e racconta l’unicità espressiva e tecnica dei tre fotografi Maurizio Frullani, Roberto
Kusterle e Sergio Scabar presso il Consorzio Culturale del Monfalconese/ Ecomuseo Territori a Ronchi dei Legionari, mentre alla Sala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto Vecchio e a Palazzo Gopcevich, Sala Bobi Bazlen di Trieste in collaborazione con la Fototeca dei Civici Musei di Storia e Arte si affronteranno argomenti che vanno dalla rappresentazione del corpo nella storia della fotografia e dell’arte visiva al corpo stenopeico e poi dal mestiere del fotoreporter all’etica del fotografo in contesti difficili. Ed ancora con maestri fotografi, restauratori, conservatori e ricercatori il Festival si propone un’indagine del corpo della fotografia e delle sue tecniche, dalla carta salata al collodio umido, alla polaroid di grande formato, attraverso l’osservazione diretta e preparazione dei materiali fino alla stampa di fotografie argentiche.